lunedì 19 settembre 2011

mi sa..

Mi sa che preferisci le storie che si riescono a gestire .. forse non sopporti l'abbandono..

..che le cose ti sfuggano di mano. che le situazioni siano troppo forti. Che i sentimenti siano troppo grandi per te. Se si vuole essere sicuri di tutto, bisogna accontentarsi di storie corte. Di legami delimitati chiaramente, riconoscibili con un inizio, un mezzo, una fine e un percorso segnato da tappe ben precise: il primo sorriso, il primo scoppio di risa,  la prima notte, il primo litigio, la prima riconciliazione, la prima seccatura, il primo malinteso, le prime vacanze andate male, la prima separazione, la seconda, la terza e poi la separazione vera. Dopo si ricomincia. Uguale, ma con quelcun'altro. Viene definita una vita piena d'avventure, ma in realtà più che una vita  avventurosa è una vita in serie. Non è sensato amare sempre, amare a lungo, è  follia pura.  La cosa più ragionevole è amare finchè è gradevole. Si chiama razionalismo amoroso: amarsi finchè durano le nostre illusioni; appena crollano, lasciarsi. E appena abbiamo a che fare con persone reali, non più con immagini di fantasia, separarsi.

.......
Per fare in modo che duri bisogna accettare l'incertezza, bisogna avanzare in acque pericolose, avventurarsi là dove si procede solo con la fiducia, riposarsi galleggiando su onde contraddittorie, certe volte di dubbio, certe volte di fatica, certe volte di serenità,  ma mantendendo sempre la rotta.

lunedì 16 maggio 2011

.. quel giorno

E guardarti negli occhi . E sei reale. E baciarmi con il cuore.
Vicini e sospesi. Sei qua, davanti a me. E parlarsi è un pò più facile. E un pò no.
E la vita che ci avvicina e ci unisce. Abbiamo spigoli ed apici che ci intrecciano.
Ma poi l'aria e il tempo ci reclamano. E ci separano. Senza staccarci.
Perchè non voglio. Sarei rimasta ore. Come su un tappeto volante.
A mescolare con te dolcezza e tristezza.
E a lasciarci osservare laghi negli occhi.
E navigare i pensieri e il senso dell'intimità. Quella vera.
Mi hai fatto sentire leggera.
Non succedeva da tanto.

mercoledì 19 gennaio 2011

Confini..

L'amore non ha confini, disse l'uomo alla donna,
tranne quelli del cuore delineati, marcati.. i più difficili da superare.
Barriere immaginarieche ci costruiamo con pensieri, pensieri simili a filo spinato
che percorrono il suo perimetro.
Se si vuole tornare ad amare, bisogna abbassare le difese, liberare il battio
aprire i confini, eliminare i perimetri di filo spinato,
lasciare andare lo scorrere del sangue, ossigenando le cellule e riattivando
i muscoli per troppo tempo immobile..in quell'attesa di un ritorno che non ha ritorno,
in quell'assenza che non sarà mai presenza.
La donna lo guarda e mentre le labbra pronunciano parole che graffiano la sua pelle,
in verità che non vuole sentire, decide che lui sarebbe stato la colpa di tutti i suoi errori a venire.
Perchè lei quel filo spinato non lo avrebbe reciso anzi sarebbe stato il suo continuo ferirla a mantenere il rancore in vita. 
Lui pensò mentre gli occhi della donna si facevano piccole fessure d'odio che l'amore immaginario
è più dannoso di un amore vero e mai corrisposto.


Mentre guardo la coppia nell suo sottile parlare trapela questa conversazione, lui rosso quanto lei rabbiosa.
Mi alzo e mi incammino verso casa, penso a noi: nessun filo spinato, nessun amore immaginario 
forse solo un amore vagabondo che ha trovato casa.
Pieffy